La Bibbia

Luca 12

Luca

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Capitolo 13

1


 

  In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.  

 

 


2


 

  Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?  

 

 


3


 

  No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.  

 

 


4


 

  O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?  

 

 


5


 

  No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».  

 

 


6


 

  Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.  

 

 


7


 

  Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?  

 

 


8


 

  Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime  

 

 


9


 

  e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».  

 

 


10


 

  Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.  

 

 


11


 

  C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.  

 

 


12


 

  Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,  

 

 


13


 

  e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.  

 

 


14


 

  Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».  

 

 


15


 

  Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?  

 

 


16


 

  E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».  

 

 


17


 

  Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.  

 

 


18


 

  Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?  

 

 


19


 

  E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».  

 

 


20


 

  E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?  

 

 


21


 

  E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».  

 

 


22


 

  Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.  

 

 


23


 

  Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose:  

 

 


24


 

  «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.  

 

 


25


 

  Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.  

 

 


26


 

  Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.  

 

 


27


 

  Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!  

 

 


28


 

  Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.  

 

 


29


 

  Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.  

 

 


30


 

  Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».  

 

 


31


 

  In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».  

 

 


32


 

  Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.  

 

 


33


 

  Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.  

 

 


34


 

  Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!  

 

 


35


 

  Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».  

 

 


Luca 14

 

 

 

 

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