La Bibbia

Geremia 38

Geremia

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Capitolo 39

1


 

  Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia mosse con tutto l'esercito contro Gerusalemme e l'assediò.  

 

 


2


 

  Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città,  

 

 


3


 

  entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli altri capi del re di Babilonia.  

 

 


4


 

  Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba.  

 

 


5


 

  Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Babilonia a Ribla nel paese di Amat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui.  

 

 


6


 

  Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, a Ribla, sotto gli occhi di lui; il re di Babilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di Giuda.  

 

 


7


 

  Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò con catene per condurlo a Babilonia.  

 

 


8


 

  I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme.  

 

 


9


 

  Tutto il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del popolo, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Babilonia.  

 

 


10


 

  Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.  

 

 


11


 

  Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Babilonia aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie:  

 

 


12


 

  «Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fà per lui ciò che egli ti dirà».  

 

 


13


 

  Essi allora - cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli alti ufficiali del re di Babilonia -  

 

 


14


 

  mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo.  

 

 


15


 

  A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione:  

 

 


16


 

  «Và a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi.  

 

 


17


 

  Ma io ti libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi.  

 

 


18


 

  Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me. Oracolo del Signore».  

 

 


Geremia 40

 

 

 

 

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